In classe 3^ è stato letto il libro “La portinaia Apollonia”
di Lia Levi
Il pane lo mangiavano perché avevano una gran fame, ma non era buono. C’era la guerra e il pane non bastava per tutti. I fornai per farlo pesare di più mischiavano alla farina chiodi, pezzetti di spago e altre cose.
Qualcuno lo aveva afferrato da dietro per le spalle mentre
Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?
” Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
“Mi accorgo solo oggi che l’autunno con i suoi colori, con le sue foglie che ballano e con gli alberi tutti diversi è bellissimo. Ho sempre pensato fosse la stagione più brutta e…invece è un incanto!” (T.G. classe 2^)
Ogni sguardo è, per chi lo sa leggere, un libro aperto sulle meraviglie del mondo interiore. L’impronta lasciata sul volto da un’emozione espressa attraverso lo sguardo svanisce in pochi istanti, ma può rimanere per sempre nella memoria…
Questo il nostro progetto di Plesso per l’anno scolastico 2020/2021
Con questo video che mostra la nostra città, resistiamo, resistiamo nella scuola che è sempre più diventata una scuola di vita, mettendo alla prova la nostra capacità di rispondere alle difficoltà e agli imprevisti, con coraggio.
Il 27 gennaio di ogni anno è stato istituito dall’ ONU come giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell’ Olocausto. Ogni giorno però non dobbiamo dimenticare discriminazioni e soprusi: per questo motivo occorre raccontare e far conoscere alle nuove generazioni la Storia.
Tutti i bambini della scuola hanno ascoltato e imparato la canzone colonna sonora del film “La vita è bella” che ci ha accompagnati nella conoscenza dei tragici eventi passati.
Va… non ritornare più
puoi…
dimenticare ormai
No…
la terra ha il suo colore
il vento colpa non ne ha pero’
lui sa la verita’ Ah!
lo vedi che lassu’ c’e’…
del fumo grigio che si
puo’ sperdere nell’aria se si respirera’
lo sai… lo so…
che non soffochera’ Vai!…
ricordati di me ma…
ricorda solo i giorni felici e scorda che son rimasto qua
Sai… forse non ci credi piu’
se ti dico che la vita e’ sempre bella se ci sei
Si!… sono sempre accanto a te
quest’incubo e alla fine so che tu ti sveglierai
Va… non ritornare piu’
qui… risposte non avrai
No… il cielo ha il suo colore
se pioggia scendera’ con lacrime
non si confondera’ Va!…
Non ritornare piu’! Puoi…
svegliarti anche tu Sai…
qui l’erba ha il suo colore e come li’ da te
vedrai
che poi un fiore crescera’…
e come li’ da te
vedrai… che qui
un fiore cresce gia’…
ricordati di me…
ricordati di me… ricordati di me…
Gli approfondimenti storici attraverso le testimonianze si sono mescolate alle forti emozioni provate e così, ogni classe, in base all’età dei bambini ha scelto letture e poesie appropriate.
Per la classe prima è stato narrato “Otto. Autobiografia di un orsacchiotto” di Tomi Ungerer
Le classi seconda e terza hanno letto la poesia “La farfalla” di Pavel Friedman ed hanno realizzato con la tecnica degli origami farfalle colorate come simbolo della voglia di libertà.
La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così assolutamente giallo, come una lacrima di sole quando cade sopra una roccia bianca così gialla, così gialla! l’ultima, volava in alto leggera, aleggiava sicura per baciare il suo ultimo mondo. Tra qualche giorno sarà già la mia settima settimana di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui e qui mi chiamano i fiori di ruta e il bianco candeliere di castagno nel cortile. Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla. Quella dell’altra volta fu l’ultima: le farfalle non vivono nel ghetto.
La classe terza inoltre ha proposto la lettura del libro “La stella che non brilla” di Guia Risari.
La classe quarta ha visionato il cartone animato “Le stelle di Andra e Tati”, tratto dalla storia vera delle sue sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute ai campi di concentramento.
La classe quinta ha letto e recitato alcune poesie dei bambini rinchiusi al ghetto di Terezin, tra le quali “La farfalla” di Pavel Friedman, morto ad Auschwitz e “Vorrei andare da sola” di Alena Synkova, liberata e sopravvissuta.
Hanno inoltre visto e commentato il cortometraggio “Shoa” di Giuliano Parodi.
Giovedì 19 dicembre tutte le classi del plesso hanno festeggiato l’arrivo del Natale con un momento di condivisione nel salone della nostra scuola, addobbato e abbellito con decori natalizi.
Abbiamo letto “La preghiera di un passero che vuol fare il nido sull’albero di Natale”
di G. Rodari
“Apritemi, per favore,
la finestra del salotto:
sono un povero passerotto
che ha freddo fino al cuore.
…
I bambini sono tutti buoni,
e andremo d’accordo, perchè
chiedo così poco per me
di tutti i doni:
un cantuccio di torrone
per appuntirci il becco,
il biscotto più secco,
la crosta del panettone…
Che tenero frullo d’ali
in cambio vi posso dare!
Lasciatemi volare
sull’ albero di Natale”
Dopo aver cantato e ballato “It’s Christmas time” abbiamo concluso il nostro momento insieme con una merenda a base di pandoro!
Il 21 novembre abbiamo festeggiato la Festa dell’albero come occasione per discutere e rinnovare da parte di tutti l’impegno sociale nei confronti della natura, il contributo indispensabile degli alberi alla vita del pianeta.
Abbiamo celebrato questo momento cantando tutti insieme la canzone
“Ci vuole un fiore”
Ciascun bambino ha, poi, piantato un bulbo in un vasetto di terra che abbiamo collocato nel giardino della nostra scuola e del quale ci prenderemo cura fino al sorgere del fiore.
Continuano le attività del laboratorio musicale nelle classi dove sono stati realizzati strumenti musicali alternativi, ottenuti da materiali di recupero.
Ecco i lampadari musicali per abbellire il salone della nostra scuola.
come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.
Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina
disorientate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.
Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.
Alda Merini
Questo il progetto di plesso per l’anno scolastico 2019-2020
Giovedì 24 ottobre tutte le classi del plesso si sono recate al parco della buca di Cesena per dare avvio al progetto di plesso “Silenzio!…sto fantasticando”.
Dopo essere arrivati, abbiamo fatto cinque minuti di silenzio, osservando il panorama intorno a noi.
Ecco i cambiamenti che l’autunno ha portato nella natura…
… queste sono alcune poesie d’autore sull’ autunno che ci hanno ispirato dopo l’uscita al parco
Confidiamoci le nostre paure, scrivendole su un foglietto che poi mettiamo dentro ad un sacco.
A turno, ciascun bambino pescherà un foglietto contenente una delle paure espresse e dovrà imitarla. Il pubblico di bambini dovrà cercare di capire di quale paura si tratta dall’ imitazione del compagno: non si possono utilizzare parole, sono il corpo e la gestualità ad esprimersi.
E ora diamo corpo alle emozioni, provando ad esprimerle.
Ogni classe del plesso parteciperà al laboratorio teatrale che si svolgerà a cadenza settimanale nell’ambiente della palestra scolastica: ogni incontro avrà la durata di un’ora, nella quale la classe sarà suddivisa a metà.
Il laboratorio teatrale ha lo scopo di promuovere l’espressione di ciascun bambino, nell’individualità che lo caratterizza, dando spazio alle emozioni, in un intrecciarsi di linguaggio verbale e non verbale.
L’impronta teatrale di quest’anno sarà caratterizzata da un fare teatro rivolto all’ improvvisazione, uscendo dallo schema del copione. Il percorso si adatterà al gruppo classe verso il quale ci si rivolge e ad ogni incontro ci saranno attività propedeutiche alla ricerca di un “saper stare” nelle diverse situazioni in cui il bambino si trova.
Gli incontri si apriranno con attività di routine, seguiti dalla lettura in testo originale de “Le avventure di Pinocchio” di C. Collodi o la versione riadattata da G. Rodari “La filastrocca di Pinocchio”. I testi che faranno da cornice e filo conduttore durante l’anno scolastico per tutti bambini.
Ha preso avvio il percorso di educazione musicale che verrà svolto in tutte le classi del plesso, in un’aula riservata, a cadenza settimanale: ogni incontro avrà la durata di un’ora, nella quale la classe sarà suddivisa a metà.
Il laboratorio musicale è volto al miglioramento dell’ascolto e dell’attenzione, alla capacità comunicativa e alla valorizzazione di canali espressivi ed emotivi personali.
La musica è intorno a noi e dentro di noi.
Per me la musica è…
“Dove le parole finiscono, inizia la musica.” H.Heine
In questo spazio musicale centrale è il ruolo dei suoni e di come essi possono essere prodotti, delle pause e dei silenzi.
Ascolto musica e penso…
Dall’ascolto di alcune letture animate si passa alla rappresentazione musicale della storia o alla riproduzione sonora con l’utilizzo di strumenti musicali.
Ho aperto il quaderno sul banco, il primo foglio è così bianco, quasi splende, tanto è pulito ed ho paura a posarvi il dito. Intingo la penna, trattengo il fiato e curvo sul foglio immacolato scrivo con cura la prima parola di questo primo giorno di scuola. Domani, forse dopo, chissà, sul foglio bianco una macchia cadrà. Ma non perderò per questo il coraggio: un colpo di gomma e avanti, in viaggio!
CONCORSO 50ennale ANFFAS CESENA “Il sole sorge per tutti” sull’approfondimento della Convenzione dei diritti delle Persone con Disabilità.
Domenica, 2 giugno 2019, le insegnanti e gli alunni della Classe 5^A si sono recati nella sede ANFFAS, per ritirare il primo premio, vinto grazie all’elaborato “Diversa-mente insieme” svolto a scuola dai ragazzi.
La presidentessa si è complimentata con i bambini per il lavoro realizzato che presenta molti spunti di riflessione e mostra come costruire uno sguardo più inclusivo insieme.
Al termine della premiazione è stato consegnato alle maestre un buono di 500,00 euro per l’acquisto di materiale didattico.
A fine maggio, i bambini della Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno” di Calabrina vengono accolti dalla classe 4° per le attività di continuità.
In un primo momento, l’accoglienza si svolge in classe e insieme, grandi e piccini, fanno la merenda.
“IN QUESTA SCUOLA C’È SILENZIO!”
“SAPEVI CHE TI ASPETTAVO PER CONOSCERTI?”
In seguito ci si reca in giardino per costruire il cattura-lombrichi. Gli alunni di quarta aiutano i più piccolini nelle attività coordinate dalle insegnanti.
“VENITE ANCHE NELLA NOSTRA SCUOLA A VEDERE IL NOSTRO GIARDINO?”
Il cattura-lombrichi consiste nel tagliare delle bottiglie di plastica, dove mettere della terra e aspettare che il lombrico scenda per “scappare” o cercare del cibo nel fondo.
Alla fine delle attività, gli alunni di classe quarta mostrano ai piccoli i locali della scuola, una sorta di “visita guidata”.
In Classe Seconda è arrivato Pitagora e ha presentato ai bambini la sua scuola.
Ha mostrato loro come affrontare lo studio delle tabelline attraverso l’uso dei “numeri figurati”, cioè numeri che potevano essere trasformati in rettangoli, quadrati e/o triangoli usando dei tappi di plastica (i sassi al tempo di Pitagora).
I bambini hanno così scoperto gli schieramenti e, un po’ alla volta, le tabelline.
Un’altra attività è stata quella del CASTELLO DEI NUMERI.
I bambini dovevano attaccare i numeri da 0 a 99 (o 100) sul cartellone e, osservando i numeri già presenti, man mano dovevano scoprire la regola che mette in ordine i numeri nella tabella.
Una volta aver completato il castello con tutti i numeri, hanno scoperto le regole per calcolare velocemente a mente, usando i ” salti” sul tabellone dei numeri.
In occasione del concorso Anffas la classe 5^A ha affrontato il tema della diversità partendo dall’ambito scientifico e giungendo a riflessioni personali che hanno dimostrato grande sensibilità da parte dei bambini.
Ognuno ha disegnato se stesso creando un insieme armonico di volti, ognuno diverso dall’altro, perché la DIVERSITÀ è una ricchezza e una risorsa. Ciascuno di noi può aiutare chi gli sta intorno, ricevendo a sua volta una mano quando è in difficoltà. Tutti abbiamo delle abilità, ma anche dei limiti che possiamo superare solo con l’aiuto dei nostri amici.
Gli alunni hanno inventato una storia dal titolo “Una vita multicolore”, raccontando come la diversità può trasformarsi in risorsa, grazie al protagonista: un delfino multicolore diverso da tutti gli altri.
Un disegno per dimostrare com’è bello e colorato il mondo, proprio perché ognuno è diverso.
Una poesia che fornisce immagini e pensieri.
Una lettera d’amore per un’amica speciale che nella sua diversità ha arricchito l’anima di tutte le persone che l’hanno conosciuta in questi cinque anni.
E infine, tutte le riflessioni dei bambini scaturite dalla lettura del libro: “Il pentolino di Antonino” con la conclusione che
Mercoledì, 15 Maggio nella nostra grande piazza della scuola di Gattolino, la CD…VERTIAMO BAND ha allietato i bambini e le maestre, regalando loro uno spettacolo musicale molto divertente e coinvolgente.
Gli alunni si sono molto divertiti e hanno contribuito in questo giorno di festa cantando e ballando con gli artisti.
Dopo spettacolo, gli alunni di classe quinta (5^A e 5^B) hanno suonato con il flauto tre brani per concludere in musica questo bellissimo giorno.
Il 21 marzo, primo giorno di primavera, gli alunni e le insegnanti si ritrovano nella piazza della scuola per festeggiare insieme il risveglio della natura.
Ogni alunno ha con sè una pianta già fiorita e la piazza si trasforma in un tripudio di colori e vita.
In cerchio nella piazza della scuola, i bambini ascoltano dalla voce della maestra Antonella la fiaba “Il fiore farfalla”, che racconta di come la primavera puó trasformare la natura e darle nuova luce e colore.
Alla fine della storia, ogni classe a turno decora la scalinata della scuola con piante e bellissimi fiori.
I bambini espongono all’ingresso anche qualche poesia sulla primavera inventata da loro.
Ecco l’ingresso della nostra scuola, pieno di fiori e colori!
Nei giorni seguenti, le piante sono state portate dai bambini dentro la scuola. Sono stati decorati degli spazi a scelta, in modo tale da permettere ad ogni alunno di potersi occupare della propria piantina.
Il giorno 27 gennaio è il giorno della memoria, il giorno in cui bisogna ricordarsi che TUTTI siamo UGUALI con pari diritti e doveri, pari dignità e opportunità.
NO alla DISCRIMINAZIONE
NO alla VIOLENZA
NO al RAZZISMO
Ricordarsi che uno scempio e un orrore come quello accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale non deve ripetersi
MAI PIÙ!!!!!
Disegni dei ragazzi di 5^A
Nel giorno della commemorazione delle tantissime vittime dell’Olocausto, insegnanti e alunni gli hanno voluto rendere omaggio nella piazza della scuola.
Acrostico creato dalla classe 4^A
Tra le note del canto GAM GAM, bambini e adulti si sono riuniti e hanno ascoltato i ragazzi di quinta che hanno spiegato il significato di questo giorno e la storia degli Ebrei.
In seguito la maestra Rossella ha letto la storia “Il volo di Sara”, storia scelta da tutte le docenti e apprezzata dai bambini.
Infine, ogni bambino ha appoggiato simbolicamente al suolo un sasso, gesto compiuto dagli Ebrei sulle tombe dei defunti, che ha il valore del “ricordo“, significa “ricordarsi dei propri cari, ricordarsi delle proprie origini”.
I sassi sono stati raccolti e incollati su un pannello per creare un monumento del ricordo dedicato alle vittime dell’olocausto dai bambini di Gattolino.
Questa “scultura creativa” rimarrà esposta a scuola “Per non dimenticare…”.
Tutte le classi del plesso contribuiscono all’allestimento della nostra grande piazza di Gattolino. Chi con progetti, chi con tematiche che cambiano in base alle stagioni, chi con opere da costruire insieme.
In una piazza c’è sempre un castello antico custode di una bella fiaba.
L’ orologio segna il tempo che scorre inesorabilmente, testimone di ciò che è stato, di ciò che è e di ciò che sarà.
Le mani diventano alberi imbiancati dall’inverno di bianco vestite come spose
Fiocchi di neve danzano tra le fiabe incantate
Una torre rifugio dalle intemperie simbolo di crescita e maturazione personale. Mattoncino dopo mattoncino si diventa grandi…
I progetti ravvivano le idee, la mente vivace sempre in continuo mutamento… Creare progetti di piazza attraverso forme geometriche sempre più complesse
“Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio. Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra. Un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo.” (Lao Tzu)
In occasione del Natale, le insegnanti del plesso “Gianni Rodari” hanno offerto a tutti i genitori la possibilità di assistere ai laboratori teatrali condotti dalla maestra Rossella.
L’ entrata dei genitori a scuola è stata pianificata in palestra, luogo in cui si svolgono normalmente i laboratori, e i giorni sono stati concordati e diversificati in base all’orario scolastico. Questa occasione è stata vissuta dai bambini e dalle insegnanti come un dono speciale, un momento di condivisione importante.
Il cerchio magico. L’energia passa attraverso le mani dei bambini.
Gioco di ascolto: “Il filo del telefono”
Ecco alcuni attimi che vedono ritratti, non solo i bambini, ma anche i genitori che hanno accettato volentieri di partecipare alle attività.
Giochi di imitazione: “Il gioco dei dieci cerchi”.
La consegna del proprio nome al cerchio magico avviene all’inizio delle attività e rappresenta uno degli esercizi di routine del laboratorio teatrale.
I genitori simulano delle situazioni quotidiane improvvisandole sul momento come hanno fatto i bambini.
Altre situazioni d’improvvisazione ideate dai bambini, utilizzando solo il corpo, senza la voce.
“Il gioco del re”: Un bambino rappresenta il sovrano e tutti gli altri sono i giullari di corte. Il re non deve sorridere, i sudditi provano a farlo ridere adoperando solo gesti ed espressione mimica-facciale.
La settimana aperta ai genitori è stata apprezzata e tutti hanno espresso pareri positivi.
Durante le attività laboratoriali svolte al pomeriggio, le classi quinte preparano assieme ai piccolini di prima il biglietto e un regalo per i loro genitori in occasione delle festività di Natale.
Tagliando il panno lenci a forma di cuore (tre grandezze diverse), gli alunni iniziano a creare il loro albero di Natale personalizzato. I tutor di quinta aiutano i più piccoli nel taglio delle forme e in seguito nell’assemblaggio delle varie parti.
I cuoricini rossi costituiranno la punta dell’albero dove verrà applicato un cordoncino bianco, che permetterà di appenderlo.
Alla fine ogni bambino applicherà delle palline rosse ritagliate dal panno lenci e personalizzerà il proprio albero. Inoltre verrà realizzato il biglietto con la tecnica del pop-up.
Il coro dei bambini del corso d’inglese insieme al loro maestro, che suona la chitarra, dedicano a tutto il plesso la canzone: “We wish you a Marry Christmas”
La festa è rallegrata dalla presenza di due nonni che cantano e suonano con la fisarmonica canti natalizi e melodie della tradizione romagnola.
Nella piazza è stato decorato l’albero di Natale a cui ogni bambino ha donato una pallina.
Ogni classe ha allestito il proprio spazio, rendendolo natalizio.
Durante la giornata di festa le maestre hanno offerto a tutti i bambini una dolce merenda.
Il nostro salone si trasforma in una piazza grazie al contributo di tutte le classi del plesso.
Lasciamo le nostre impronte
Le dita di una mano: cinque punti cardinali che puntano verso l’infinito. (Fabrizio Caramagna)
Cartellone realizzato con la collaborazione di tutti i bambini del plesso.
CON LE MANI CREIAMO GLI ALBERI.
La mia mano é speciale. In ogni dito vibra un sogno. (Fabrizio Caramagna)
CLASSE 1^A
OGNI STAGIONE UN FRUTTO…
Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all’apparire dell’autunno. (Severino Boezio)
CLASSE 2^A
IL TEALTRO E LA MUSICA
Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta […]. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco. ( Victor Hugo)
CLASSE 3^A
LA TORRE
Crea con il cuore; costruisci con la mente. (Anonimo)
CLASSE 4^A
PROGETTI IN PIAZZA
In qualche parte dell’universo c’ė una piazza dove sono conservate – linee luminose – tutte le corse di tutti i bambini. (Fabrizio Caramagna)
“A me non piace la matematica… I numeri non servono a niente!! Uffaaaa…. che noia!!”
Dopo un attimo di perplessità, i bambini trovano una sfilza di usi dei numeri e ci lasciamo convincere che, in fondo, anche la matematica può servire a qualcosa.
E ne nasce un cartellone di cui sono estremamente orgogliosi e fieri: sì, perchè hanno convinto le maestre.
“Costruiamo la linea dei numeri”
Ai bambini vengono distribuiti casualmente dei cartellini sui quali sono stati distribuiti i numeri.
Poi, uno alla volta provano a rimettere in ordine i numeri sulla “linea” che è una corda.
“Maestra, cosa ci dobbiamo fare con questi numeri?”
“Giochiamo”
“E con quelle corde, che ci fai?”
“Vi lego… siete i miei numeri e non voglio che scappiate via”
“Ma allora ci leghiamo i nostri cartellini…”
“Certo”
“Sì ma in ordine che se no non si capisce niente!”
“Sono d’accordo. Mi aiutate?”
“SÌÌÌÌÌÌ”
Prima li mettiamo in ordine e poi scopriamo che la linea-corda si muove e, nella corda, il nodo è la partenza, è lo zero… a piccoli passi, andiamo avanti.
Poi si passa a costruire la linea dei numeri con un filo di lana per metterla sul quaderno. Lo zero, la partenza, lo scriviamo a mano, per ricordarcelo meglio.
GIOCO DELLA SCALA DEI NUMERI FINO A 20
Prima mettiamo in ordine i numeri… e poi pronti per giocare.
Chi arriverà per primo a 20?
Partiamo dal 10 e lanciamo i dadi. Confrontiamo il numero che è uscito. Chi ha il numero maggiore va avanti chi ha quello minore va indietro, di tanti passi quanti ne indica il numero del dado. Ora vado aavanti io, poi vai avanti tu…Vince chi per primo raggiunge il 20 senza “avanzi”
Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.
L’uscita didattica di plesso del 25 ottobre ha rappresentato il lancio del progetto “Ci vediamo in piazza? “La meta scelta è stata la città di Ferrara.
I bambini e le insegnanti hanno potuto ammirare il castello degli Estense in tutta la sua bellezza. Ne hanno conosciuto origini e storia, grazie alle guide che ne hanno raccontato e mostrato le sale interne.
Gli alunni hanno potuto osservare il castello anche all’esterno, soffermandosi sul fossato che zampillava e immaginando che un tempo una creatura fantastica potesse abitarvi.
La lunga passeggiata fino a Piazza Trento e Trieste, un tempo piazza delle Erbe, perché è lì che veniva fatto il mercato, ha permesso a grandi e piccini di catturare il fascino di una città ricca di storia.
Qui, abbiamo ascoltato la fiaba “Il mostro del castello” raccontata dalla maestra Rossella su due principini che dapprima sono soli, successivamente riescono a fare amicizia con altri bambini, condividendo la gioia di stare insieme e riunendosi, infine, proprio in una grande piazza.
Infine, prima di tornare a casa tutti gli alunni hanno ricevuto in dono il pane tipico ferrarese appena sfornato, cioè la coppia ferrarese in ricordo di una bellissima giornata trascorsa in allegria.
In occasione della settimana della lettura che va dal 22 al 27 ottobre 2018, tutte le classi del plesso hanno scelto delle letture da leggere ad alta voce e con modalità diverse.
La lettura scelta dall’insegnante di classe 2^ è “Un folletto a righe” di Maria Pouncel.
Le letture ad alta voce proposte dall’insegnante di classe 3^, riguardano l’ambito musicale: “Filtri e pozioni all’opera” (Turandot e Tosca).
Attività della classe 4^: Lettura di testi narrativi scritti in coppia dagli alunni con “binomio fantastico“.
Gli alunni di 5^ A leggono ai bambini di prima delle storie inventate da loro dal titolo “La foglia sono io”. Immedesimandosi nella foglia da loro creata con la tecnica del frottage, i grandoni di quinta raccontano, in un testo narrativo, un viaggio arricchito da emozioni e sentimenti condotto da loro in quanto foglia.
Gli alunni di 5^ B raccontano ai bambini di prima la storia di Ferrara attraverso le immagini proiettate sulla LIM; l’uscita di plesso infatti sarà proprio in questa bellissima città.
Nel giorno di giovedì 11 ottobre, la nostra scuola ha aderito al Progetto AlimentiAMO la salute, proposto dal Mercato ortofrutticolo di Cesena, in collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo. Il progetto ha avuto lo scopo di sensibilizzare i bambini a una sana alimentazione, spingendo sull’importanza di un consumo quotidiano di frutta e verdura.
Da tempo, come plesso, abbiamo concordato due giornate in cui i bambini portano frutta o verdura per merenda. Inoltre, Il progetto rientra perfettamente come tematica dell’anno, perché il2018 è stato inaugurato come Anno nazionale del cibo italiano.
Attraverso divertenti laboratori è stato trasmesso agli alunni il concetto della stagionalità dell’ortofrutta, i prodotti ortofrutticoli nell’arte e il beneficio che la frutta e la verdura fresche hanno sulla salute.
CLASSE 1^A – “Conosciamo la frutta e la verdura”
CLASSE 2^A – “Conosciamo la frutta e la verdura”
CLASSE 3^A – “Quanto ne so di frutta e verdura”
CLASSE 4^A -“La stagionalità della frutta e della verdura”
CLASSE 5^A – “Divertiamoci con quiz e cruciverba su frutta e verdura”
CLASSE 5^B -“Frutta e verdura nell’arte”
Dopo i laboratori, condotti dalle biologhe dello Ior, la mattinata si è conclusa con una merenda ricca di frutta di stagione.
Con questa frase semplice ma chiara, si comunica ad un amico che l’IN–CONTRO atteso avverrà nel solito posto. Questa espressione, però, va oltre il suo significato puramente letterale: indica precisamente cos’è una piazza…
La piazza è uno spazio privilegiato, il luogo dell’incontro, dell’amicizia, dello scambio…
La scuola, come la piazza, è rimasta l’unico luogo o uno dei pochissimi luoghi in cui si incontrano tutti.
La caratteristica della scuola è quella di essere un luogo d’incontro di tutti come una grande piazza.
“IN QUALCHE PARTE DELL’UNIVERSO C’È UNA PIAZZA DOVE SONO CONSERVATE – LINEE LUMINOSE – TUTTE LE CORSE DI TUTTI I BAMBINI.”
Laboratorio Bruno Munari: LIBERIAMOLAFANTASIA! Le classi 5°A e 5°B sperimentano la tecnica del frottage su materiali da riciclo, usando i colori in maniera creativa.
Allestimento tavoli per il frottage
L’immaginazione è l’aquilone più alto sul quale si possa volare.
Giochi di colori
La creatività è inventare, sperimentare, crescere, assumersi rischi, rompere regole, fare errori e divertirsi. (Mary Lou Cook)
Nel primo giorno di scuola, i ragazzi di 5^A e 5^B hanno accolto i bambini di classe prima. Attraverso un biglietto aereo consegnato dai “grandoni”, i più piccoli hanno potuto accedere alla loro classe, guidati dai tutor. Il viaggio dei piccolini è iniziato con un tour per conoscere gli spazi comuni della scuola.
I ragazzi di quinta li hanno affiancati per tutto il tempo e saranno la loro guida durante questo nuovo anno scolastico.
Lunedì 28 maggio, tutte le classi del plesso hanno fatto un’ uscita didattica finale in mezzo al bosco di Montereale per respirare l’aria di magia delle fiabe che ci hanno accompagnato durante questo anno scolastico.
Gli alunni della classe quinta analizzano e confrontano come stesse notizie vengono scritte diversamente in base alle differenti testate giornalistiche